giovedì 9 gennaio 2014

LETTERA " C " DEL DIZIONARIO MARITTIMO


                                                               -- C --

 

 

C.B.T. : clean ballast tanks (cisterne di zavorra segregata)

 

CABESTANO : nome marinaresco dell’argano,ossia dell’apparecchio di trazione con asse ver-

ticale impiegato sulle navi per l’ancoraggio e per altre manovre richiedenti grande forza.

 

CABLOTTO : cavo usato sulle imbarcazioni per l’ancorotto.Oppure piccola ancora a tre o quattro marre usata specialmente per le lance.

 

 

CABOTAGGIO : si intende la navigazione fra porto e porto dello stesso stato.

 

CACIABADERNA : succhiello da calafato.

 

CADUTA : lato verticale delle vele quadre.Lato poppiero delle vele latine e dei fiocchi.

 

CAGNARO    : tenda che serve a proteggere dalle intemperie il carico in stiva applicandola sul    boccaporto con il bigo.

 

CALA : piccola insenatura.

 

CALAFATAGGIO    : nello scafo in ferro consiste nel fare combaciare fortemente fra di loro le

due linee d’unione delle lamiere di fasciame, formanti il comento. Nello scafo in legno consiste nell’introduzione a forza nei comenti della stoppa e nell’applicare al di sopra di essa della pece o colla marina.

 

CALAVERNA : Rivestimento di cuoio o di tela a protezione di alcune parti di attrezzature per preservarle dai danni prodotti dallo sfregamento contro altre parti.Ad esempio,la parte di remo a contatto con lo scafo.

 

CALCAGNOLO : punto di connessione del dritto di poppa con la chiglia.

 

CALCESE(albero) : nei piccoli velieri,come quelli attrezzati a vele latine,l’albero e’ di un solo pezzo con l’estremita’ superiore a sezione quadra,nella quale e’ ricavata la fenditura detta.

 

CALENDARIO : distribuzione dei giorni in gruppi secondari(esempio : settimane,decadi,mesi)e principali (esempio: anni,secoli,millenni)che si ripetono periodicamente.I vari calendari si distinguono a seconda del modo con cui vengono fatti gli aggruppamenti.La vita civile e’ regolata dai moti apparenti(diurno e annuo) del sole,la misura del tempo e’ fatta percio’,oggi,in base a tali movimenti, l’uno dando il giorno,l’altro dando l’anno.

 

CALIBRO DELLE CATENE    : indica il diametro del tondino con il quale è stata fabbricata la

maglia comune di catena, sicchè il calibro indica la grossezza di una maglia e quindi la sua robustezza e peso. Esso è espresso in millimetri e periodicamente nelle visite di classe viene  controllato.

 

CALMA EQUATORIALE    : zona compresa tra i limiti equatoriali degli alisei di NE e di SE.

 

CALME TROPICALI    : zona di venti  deboli e variabili che trovasi nei due emisferi a circa 35°

di latitudine in corrispondenza degli anticicloni permanenti.         

 

 CALORNA :  paranco composto da un cavo inferito in due bozzelli,uno triplo l’altro doppio.

 

 

CALUMARE    : filare l'ancora lentamente fuoribordo.

 

CALUMO    : lunghezza di cima o di catena da filare rispetto al fondale.

 

CAMBUSA : deposito dei viveri.E’ un termine giunto dall’Olanda attraverso la Francia:Kombuis  o Kambusis  in olandese significa cucina della casa o di bordo.

 

CAMPO MAGNETICO PERMANENTE     : campo magnetico la cui intensità e direzione

dipendono dalla posizione ed entità delle polarità permanenti di bordo.

 

CAMPO MAGNETICO TEMPORANEO    : campo magnetico dipendente dal magnetismo

 indotto nei ferri dolci, ed acquista valori diversi da una località all'altra e da una prua all'altra.

 

CAMPO MAGNETICO TERRESTRE    : campo magnetico della località ove si trova la nave.

 

CAMPO MAGNETICO TOTALE DI BORDO    : campo magnetico rappresentato dalla risultante dei campi magnetici: temporaneo, terrestre, permanente, e che agiscono  simultaneamente sull'ago della bussola.

 

 

 

CANDELIERI    : sostegni di ferro che nella parte superiore centrale ed inferiore vengono attraversati da cavetto metallico e servono a formare parapetti di riparo per persone o a sostenere tende.

 

 

CANESTRELLO    : anello di cavo senza impiombatura, ottenuto mediante intreccio di un

legnuolo su se stesso.

 

CANTONIERA    : verga di ferro angolata per tutta la sua lunghezza la quale si presta bene per

collegare più ferri a lamiere tra di loro.

 

CAPO DI BANDA    : orlo superiore del parapetto costruito in ferro o in legno. Il parapetto può essere formato da ringhiere,allora è detto a giorno.

 

CAPONARE  o CAPPONARE : mettere in potere di un grosso paranco(cappone) l’ancora che si e’ levata dal fondo e portarla lateralmente alla prora nel punto ove si tiene in posizione di sgombero per la navigazione.

 

CAPOTESTA : nome specifico delle maglie terminali  e maggiorate delle catene di manovra e di quelle delle ancore in particolare.

 

 

CAPPE     : sono coperture di tela sagomate per proteggere dalle intemperie imbarcazioni, bussole,

etc.

 

CAPPELLETTO (BUSSOLA) : piccolo tronco di cono di rame o di alluminio posto al centro della rosa della bussola  dove la stessa poggia sul perno .

 

CAPPELLO : ghia semplice che,per ognuna delle grandi vele quadre(basse vele e gabbie),quando sono serrate,serve ad alzare e sostenere il centro della vela,dove e’ raccolta la maggiore quantita’ di tela e quindi un maggior peso.

 

CARABOTTINO : graticolo a listelli di legno incastrati fra loro.

 

CARBONERA : vela di strallo fra l’albero di maestra e la mezzana.

 

CARDANICA : congegno di sopensione che permette di sorreggere un corpo lasciandone libero l’orientamento.Dal nome del matematico G.CARDANO (1501-1576)

 

CARENA    : parte immersa dello scafo cioè a diretto contatto con l’acqua. Essendo la parte vitale

dello scafo è detta opera viva.

 

CARENARE : termine caduto in disuso che indicava l’operazione con la quale un tempo,portando la nave su un bassofondo e inclinandola alternativamente su uno dei fianchi,si provvedeva alla pulizia e alla manutenzione della carena. (marina a vela)

 

 

CARENE DRITTE    : quando una nave viene caricata o scaricata in modo da conservare i suoi

successivi galleggiamenti tutti paralleli tra loro, le successive carene che le competono sono appunto le carene dritte.

 

CARENE ISOCLINE     : carene limitate da galleggiamenti tra loro paralleli.

 

CARICABASSO : paranco che ha il compito di tesare l’inferitura della randa o il bordo dello spinnaker.

 

CARICO ROTTURA (cavi) : e’ lo sforzo oltre il quale il cavo si deforma in modo permanente ed eccessivo  fino a strapparsi.I cavi prima di essere messi in commercio, vengono collaudati dagli enti di classifica che controllano la resistenza mediante delle prove di trazione.

 

CARTEGGIO : tutte le operazioni grafiche che si effettuano sulla carta nautica per programmare e seguire la navigazione(tracciatura della rotta,punti nave ecc.).

 

CASCIO   : sistema di separazione, per frazionare opportunamente nelle stive il carico alla

rinfusa (granaglie), e quindi evitare lo scorrimento della merce che potrebbe compromettere la sicurezza della nave. Si ottiene mediante la costruzione nelle stive e nei corridoi di una paratia in legno giacente nel piano longitudinale. Se la stiva è molto lunga, in più vengono costruite paratie trasversali.

 

 CASSA (bozzello) : E’ la parte principale del bozzello ed e’ costituita di due parti uguali paralelle dette maschette che a loro volta vengono mantenute alla dovuta distanza da tacchi di legno o ferro

 

CASSE FRAHM  :  fanno parte di quei sistemi per lo smorzamento del rollio,tale sistema e’ costituito da due recipinti (casse) applicati alle murate della nave e messe in comunicazione tra loro mediante due condotte disposte una in alto,l’altra in basso.Lungo la condotta superiore e’ inserita una valvola d’intercettazione che,regolando il passaggio dell’aria dalla prima alla seconda cassa,quando l’acqua si porta per effetto della rollata,dalla seconda alla prima ,puo’ facilitare piu’ o meno il travaso di questa.Da quanto detto ,appare evidente, che con tale impianto si puo’,modificando opportunamente l’apertura della valvola ,sincronizzare le oscillazioni dell’acqua con quelle della nave in modo da assegnare ad esse quello sfasamento che realizzi la massima efficienza del sistema.

 

CASSERETTO : ponte parziale,soprelevato rispetto al ponte di coperta,che sui velieri si estende dall’estrema poppa fino all’albero poppiero(mezzana)La sua parte prodiera,guarnita di ringhiera,costituisce il ponte di comando della nave a vela.Lo spazio coperto del casseretto e’ generalmente destinato ad alloggi.

 

CASSERO    : sovrastruttura pontata che si trova al centro o a poppa della nave.

 

CASTAGNOLA : vedi galloccia.

 

CASTELLO    : sovrastruttura pontata sistemata a prua sul ponte superiore e fin al dritto di

prora. Sul castello trovano posto le sistemazioni e i macchinari per dar fondo alle ancore e alla manovra della nave.

 

CATAMARANO : imbarcazione a due scafi.

 

CATENE :  le catene che si adoperano a bordo possono essere di vario tipo secondo l’uso al quale sono destinate.Cosi’ vi sono le catene con traversino usate per le ancore,catene a maglie lunghe usate per il dormiente degli amantigli dei bighi,a maglie corte per drizze,bozze etc.

 

CAVALLINO    : termine usato per indicare l'insellamento dei ponti, incurvatura che viene data

in senso longitudinale alla coperta e ai ponti delle navi. Spesso tale curvatura ha il punto più basso verso la mezzeria nave.

 

 CAVI : In  marina sono le corde di qualsiasi specie ed uso,chiamate anche cime.Essi servono nell’attrezzatura navale e per la manovra della nave..A seconda della natura si dividono in : cavi vegetali(manila,canapa etc.) cavi metallici(acciaio zincato etc.) cavi in fibra sintetica ( nylon,perlon,polipropilene etc.)Le parti di un cavo sono : le strisce(fettucce di  fibre disposte parallelamente),filacce(striscia avvolta longitudinalmente a spirale cioe’ che ha subito la torsione),legnuolo(formato da un certo numero di filacce riunite fra loro con la torsione.I legnuoli riuniti in torsione fra loro(esempio : 3 o 4 ) formano il cavo.L’operazione della torsione e confezione del cavo e’ detta commettitura.Nei cavi a piu’ legnuoli possiamo trovare al suo interno un piccolo legnuolo detto anima intorno al quale vengono torti i legnuoli del cavo,essa ha lo scopo di colmare il vuoto all’interno del cavo in modo da farlo risultare uniforme e cilindrico e che non si deformi sotto gli sforzi.I legnuoli vengono torti in senso contrario a quello delle filacce ed anche il cavo viene torto in senso contrario a quello dei legnuoli al fine  di  impedire lo svolgersi degli elementi.La struttura dei cavi metallici e’ cosi’ formata : 1) fili costituiti da acciaio zincato che possono essere :rigidi,flessibili,flessibilissimi.2)un certo numero di fili avvolti intorno ad un anima vegetale formano il trefolo.3)trefoli avvolti a spirale in senso contrario ai trefoli pure intorno ad un anima vegetale formano il cavo.La commettitura dei cavi fa perdere ad essi una parte della loro resistenza .Anche l’impiombatura (giunta dei cavi) fa perdere nel punto in cui e’ stata effettuata,resistenza che e’ di circa 1/8 di quella del cavo non impiombato.La resistenza alla rottura dei cavi vegetali e’ data dalla seguente formula :…………………..

                                                             ……………………dove Rr = resistenza alla rottura- C = circonferenza del cavo in centimetri.Per i cavi metallici fino a 3 cm. di circonferenza puo’ essere utilizzata la seguente formula pratica :

Rr = 400  C 2; in ogni caso  le ditte costruttrici rilasciano sempre con i cavi di qualsiasi specie e diametro i certificati con gli estremi dei collaudi effettuati dagli Enti di Classifica,relativi ai carichi di rottura e resistenza d’uso nonche’ le caratteristiche del cavo stesso.

 

CAVICCHIO : piccolo cuneo di legno duro,generalmente usato per tappare fori lasciati dai chiodi-schiodati- dalle tavole del fasciame.

 

CAVIGLIERE : banco per sostenere le caviglie ove erano date volta le varie manovre correnti(velieri),ossia dove queste venivano fissate nella posizione d’impiego.Le navi a vele quadre ne avevano a pie’ degli alberi,sulle coffe e presso le impavesate.

 

CAVIGLIA    : asticciola di legno o ferro o bronzo, infissa alla murata sul capo di banda e serve a  dare volta alle cime delle manovre correnti.

 

CAVIGLIA    : vedi impiombatura.

 

CAVITARE : cavitazione, fenomeno fisico dovuto alla formazione di bolle gassose in un fluido per la locale riduzione di pressione che raggiunge la tensione di vapore.La cavitazione puo’ ridurre l’efficienza  e in alcuni casi danneggiare gravemente le eliche.

 

CAVO CATRAMATO : cavo di canapa  che viene impermeabilizzato con il trattamento della catramatura per aumentare la sua durata.

 

CAZZARE : mettere in forza tesando al massimo una scotta o una manovra in genere.

 

 

 

CENTRO DI CARENA     : punto ove è applicata la risultante della spinta che la nave riceve dalla

acqua. La sua posizione dipende dalla forma di carena ed è posta al disotto del piano di galleggiamento.

 

CENTRO DI GALLEGGIAMENTO    : baricentro della figura di galleggiamento. Esso è il punto

attorno al quale la nave ruota nelle inclinazioni longitudinali.

 

 

CENTRO DI GRAVITA' DELLA NAVE    : punto ove è applicata la risultante del peso (dislocamento) della nave.

 

 CENTRO DI PRESSIONE DEL TIMONE : punto di applicazione della resistenza del timone,cioe’ quella che esso incontra nell’acqua quando e’ alla banda e la nave e’ in movimento.Tale punto non coincide col baricentro della pala del timone.La posizione del centro di pressione varia col variare dell’angolo di inclinazione del timone,ma si trova sempre a proravia del baricentro della pala se la nave avanza,a poppavia se retrocede.Mediamente e’ posto ad un terzo della larghezza della pala dall’asse di rotazione.

 

CENTRO VELICO    : è il punto di applicazione della risultante delle forze del vento. Riferito

ad una sola vela è detto centro di pressione, ad un sistema di vele è detto centro di velatura.

 

CEPPO ( ANCORA )   : l'ancora di tipo antico ha una trave o un'asta di ferro che finisce da una

parte a gomito, disposta perpendicolarmente al piano dei bracci, attraversante la testa del fuso e che può adagiarsi lungo di esso nello apposito foro(tipo Ammiragliato). Nell'ancora di tipo antico, detta Romano, il ceppo è formato da due pezzi di legno duro (quercia) uniti da cerchi di ferro e che stringono in mezzo la testa del fuso. Il ceppo si fa sempre più lungo della distanza fra le marre. Le ancore di tipo moderno non hanno il ceppo.

 

CERCHIO AZIMUTALE : cerchio posizionato sulla bussola per effettuare i rilevamenti.

 

CERCHIO CAPACE :  il luogo dei punti ove si osservano due oggetti con la stessa differenza di rilevamento.

 

CERATA : indumento impermeabile realizzato in tela cerata che si indossa a protezione della pioggia o di altre condizioni avverse.

 

CERCHI ORARI    : o cerchi di declinazione, ogni cerchio massimo passante per i poli celesti.

 

CERCHIO D’ALTEZZA : la misura dell’altezza di un astro,di note coordinate equatoriali,determina sulla sfera terrestre una linea di posizione circolare,detta appunto cerchio d’altezza,che contiene il punto in cui e’ stata eseguita l’osservazione.Se si misurano le altezze di due o piu’ astri nello stesso istante,poiche’ contengono tutte il punto di osservazione ,si incontrano in esso e danno modo di individuarlo.

 

CERCHIO DI UGUAL DISTANZA : il luogo dei punti con la stessa distanza da un oggetto.

 

CHARTER : noleggio di imbarcazioni.Per estensione,barca noleggiata.

 

CHIAVE DELL'ALBERO    : barra di ferro a sezione quadrangolare che si conficca in foro alla

base della rabazza.

 

CHIESUOLA (BUSSOLA) : colonna cilindrica formata da una serie di doghe di legno TEAK stagionato,riunite alle estremita’ da due cerchioni di bronzo.Il cerchione inferiore porta dei fori per il fissaggio della colonnina al al ponte della nave.All’interno di tale colonnina vengono collocati i sostegni per i magneti compensatori.Il cerchione superiore porta la corona circolare alla quale e’ unito il sostegno antivibrante.Su tale corona circolare viene posizionato il martaio della bussola che per mezzo  di viti lo si rende regolabile.La chiesuola e’ sormontata  da una cuffia di ottone ovale che puo’ ruotare sul cerchione  superiore detta VISIOLA dotata di portelli con doppio coperchio di vetro e di metallo.Ai lati della chiesuola sono sistemate due mensole che servono a collocare i magneti compensatori della deviazione quadrantale(sfere o cilindri del MODENA) e talvolta un astuccio verticale disposto a proravia o a poppavia della chiesuola che serve a contenere un altro compensatore che e’ la sbarra di FLINDERS.

 

 

CHIGLIA    : pezzo principale della struttura di una nave sulla quale grava tutto il peso della

costruzione e dove si ripercuotono gli sforzi e le sollecitazioni alle quali lo scafo è sottoposto. La chiglia, sia a trave che a lamiera, corre da prua a poppa. Nello scafo in legno è una trave a sezione rettangolare di legno resistente  che per navi lunghe è costituita da più pezzi collegati fra loro con incastro a parella (imparellatura); con tale incastro la chiglia si collega alla ruota di prua mentre a poppa si unisce al dritto con u incastro a dente. Nello scafo in ferro si possono avere vari tipi di chiglia: C. massiccia, C. piatta, C. a paramezzale e C. a galleria.

 

                   

                                                 

CHIGLIA PARAMEZZALE : e’ denominata cosi’ quella chiglia che e’ costituita da una lamiera verticale centrale (paramezzale)che si eleva all’interno dello scafo ed attraversa le lamiere centrali delle costole,dette madieri,alle quali e’ collegata .Alcune volte il paramezzale manca ed in sua vece vi sono due paramezzali laterali,fissati alla faccia interna della chiglia piatta e quindi al centro si ha una specie di canale coperto dalla lamiera centrale del doppio fondo;in tale canale passano varie tubolature .Quest’ultima chiglia e’ detta chiglia a galleria.

 

CICALA : l’anello o il maniglione di ferro,imperniato all’estremita’ superiore del fuso dell’ancora per ammanigliarvi la catena.

 

 

CICLONE O DEPRESSIONE :  il primo termine viene usato genericamente ,mentre il secondo si usa per indicare depressioni in cui le isobare concentriche si discostano poco dalla forma circolare od ellittica,come avviene sempre nei cicloni delle regioni tropicali.Nelle depressioni o cicloni,piu’ ancora che negli anticicloni,non esiste una relazione ben determinata tra il tipo isobarico e lo stato del tempo entro la sua area.Generalmente  si e’ portati a credere che il ciclone porti cattivo tempo poiche’ in questa configurazione isobarica l’aria essendo soggetta a moti ascendenti,determina annuvolamenti e precipitazioni.In realta’ non e’ sempre cosi’,perche’ anche  con pressioni molto basse il cielo puo’ apparire sereno e l’aria tranquilla.Il maltempo e’ normalmente associato al ciclone,ma l’aria perturbata interessa soltanto determinati settori del ciclone comprendenti superfici ridotte rispetto all’area della depressione.

 

 CICLONI TROPICALI :  sono perturbazioni che hanno origine in  prossimita’ dell’equatore ed interessano  il Giappone,le Indie occidentali,le coste sud orientali degli Stati Uniti,il Mar Giallo e l’Oceano Indiano.Essi vengono piu’ propriamente  chiamati Uragani quando investono le regioni Atlantiche ;Tifoni se la loro origine ed il loro raggio    d’azione interessa il Pacifico.

 

CIMA    : tratto di cavo usato per svariate necessità marinaresche.

 

CINEMATICA NAVALE RADAR  : e’ lo studio delle leggi che regolano il moto reciproco di due o piu’ corpi che si muovono in presenza gli uni degli altri nello spazio.La cinematica navale limita il suo studio al moto reciproco delle navi sulla superficie del mare.Secondo l’uso la nave propria e’ quella dell’osservatore,e bersaglio la nave osservata;le due navi che si muovono in presenza l’una dell’altra sono ciascuna animate da un moto proprio costante secondo una propria direzione o rotta.Istante per istante la posizione relativa dell’una potra’ sempre essere riferita all’altra dai valori istantanei  di rilevamento e distanza;il radar,che e’ contemporaneamente strumento misuratore di distanza e di angoli,permettera’ all’osservatore di fissare in ogni momento la posizione relativa del bersaglio in coordinate polari(rilevamento polare e distanza)rispetto alla nave propria.

 

CINTA    : corsi di lamiera in corrispondenza del trincarino dei ponti.

 

CIRCUMNAVIGARE :  compiere il periplo costeggiando.

 

CIRRI : deriva dal latino Cirrus che significa ricciolo.Sono tenue nubi candide,per lo piu’ isolate,con aspetto filamentoso o a ciuffi.I cirri meritano attenzione perche’spesso sono le staffette del cattivo tempo.All’inizio appaiono isolati,ma ben presto li vediamo assieme ai cirrostrati e piu’ raramente ai cirrocumuli.Queste altissime nuvole sono composte esclusivamente di cristalli di ghiaccio.Altezza : compresa tra i 6.000 ed i 12.000 metri di altitudine nella fascia temperata e la loro altezza media e’ di 9.000 metri. 

 

CIRROCUMULI : sono facilmente riconoscibili,in quanto durante il loro transito il cielo viene comunemente chiamato “ a pecorelle “.Il loro colore e’ brillante poiche’ sono costituite interamente da cristalli di ghiaccio disposti in piccoli ammassi globulari di colore bianco.Altezza : compresa tra i 5.000 ed i 7.000 metri d’altitudine nella fascia temperata e la loro altezza media e’ di 7.000 metri.Sono l’ultimo stadio che annuncia l’arrivo di un fronte caldo se preceduti in sequenza da cirri e dai cirrostrati indicando che il peggioramento e’ imminente.

 

CIRROSTRATI : questa nube,costituita essenzialmente da cristalli di ghiaccio,ha una densita’ ed una estensione nettamente superiore a quella dei cirri.I cristalli di ghiaccio diffondono la luce e creano un alone sottile attorno al sole o alla luna conferendo al cielo un aspetto lattiginoso.Altezza: compresa tra i 5.000 ed i 12.000 metri d’altitudine nella fascia temperata e la loro altezza media e’ di 8.000 metri.La presenza dei cirrostrati,se preceduta da una sequenza di cirri o cirrocumuli,indica spesso l’avvicinarsi di una pertubazione.I cirrostrati non generano pioggia ma sono solamente indicatori che il tempo con tutta probabilita’ volgera’ al peggio.

 

CLUMP : prolungamento inferiore della ruota di prora.

 

COASCENSIONE RETTA    : complemento a 360° dell'ascensione retta (V. ascensione retta).

 

COEFFICIENTE DI FINEZZA AL GALLEGGIAMENTO    : rapporto fra l'area della figura di

galleggiamento e l'area del rettangolo ad esso circoscritto.

 

COEFFICIENTE DI FINEZZA SEZIONE MAESTRA    : rapporto fra l'area della sezione maestra

della carena e quella del rettangolo ad essa circoscritta.

 

COEFFICIENTE DI FINEZZA TOTALE    : rapporto fra il volume della carena e quello del

parallelepipedo ad esso circoscritto. Y=V/ L x l x I

                                                                                                                                         COEFFICIENTE DI REGRESSO (elica) : il rapporto fra il regresso e la velocita’ dell’elica il cui  valore varia dal 10 al 30% della velocita’ teorica.

 

 

COEFFICIENTE DI RESISTENZA ALLE INCLINAZIONI LONGITUDINALI :  e’ il prodotto del dislocamento per l’altezza metacentrica longitudinale.

 

COEFFICIENTE DI RESISTENZA ALLE INCLINAZIONI TRASVERSALI    : o coefficiente di

stabilità, è costituito dal prodotto del dislocamento per il valore della altezza metacentrica.

 

 

 

 

COEFFICIENTE DI TAYLOR     : l'avanzamento di uno scafo nell'acqua incontra molteplici

resistenze. Le più incisive sono: la resistenza di attrito (che può rappresentare anche un 60/90% del totale) e la resistenza di onda; si manifestano inoltre resistenze causate da vortici, dalla

viscosità dell'acqua, dalle eliche, oltre a quella opposta dall’ aria contro la parte emersa della nave. Appena il rapporto fra la velocità e la radice quadrata della lunghezza (coeff. Di Taylor) supera il valore 1, cioè in pratica, appena la velocità si eleva oltre i 10- 15 nodi, la resistenza delle onde prodotte dallo scafo cresce fortemente, imponendo motrici sempre più potenti. Solitamente questo implica pesi e ingombri maggiori e dunque dislocamenti più elevati e scafi più grandi: cresce

allora il denominatore del coeff. di Taylor, per cui il rapporto migliora.

 

COFANO D’ESPANSIONE : cassa o camera ristretta in comunicazione diretta con la cisterna(petroliera) posta sul ponte di coperta al fine di consentire la libera dilatazione degli oli per effetto dell’aumento di temperatura.Poiche’ pero’ il volume del cofano e’ insufficiente per l’espansione del liquido contenuto nella cisterna,si provvede non riempendo

Completamente la cisterna ma lasciando un vuoto(circa il 3% del volume della cisterna)fra il pelo del liquido ed il cielo della cisterna.Ogni cofano e’ munito di un portello apribile con chiusura a vite in modo da renderlo stagno.Esso serve al controllo del livello del carico,alla misura del vuoto etc.Tale portello e’ anche munito di una rete parascintille mobile che protegge tale apertura.

 

COFFA    : mensola a forma circolare di legno molto robusto , disposta nel piano orizzontale

con la parte arrotondata verso prua. Sulla coffa poggia il piede dell'albero di gabbia

mentre essa viene sostenuta da quattro barre di legno due nel piano longitudinale e

due nel piano trasversale. Essa è un comodo sostegno per eseguire lavori o fare vedetta.

 

COFFERDAMS    : compartimento stagno lungo i fianchi della nave con funzioni protettive.

 

COGLIERE              : disporre le cime in spire uguali e concentriche.

 

COLATITUDINE    : arco di meridiano celeste compreso fra il polo elevato e lo zenit, anche

distanza sferica fra il polo elevato e lo zenit.

 

COLLO : ciascuna delle spire,sovrapposte le une alle altre,con cui si ripiega un qualsiasi cavo per riunirlo in piccolo spazio.

 

COLLISIONE : urto fra due navi.

 

COLOMBIERE    : parte superiore dei fusi maggiori e degli alberi di gabbia a forma quadrangolare.

 

COLTELLACCIO : vela di straglio di forma trapezioidale affiancate alle gabbie.

 

COLURI    : coluro degli equinozi è il circolo massimo che contiene i poli dell'equatore e i punti

equinoziali; coluro dei solstizi è il circolo massimo che contiene i poli dell'equatore e i punti solstiziali.

 

 COMENTO : interstizio fra due corsi di fasciame,cioè la loro linea di unione.

 

 

COMMANDO :  minutenza la cui circonferenza varia intorno ai 2,5 mm. ed e’ usato per fasciare cavi e fare legature.

 

COMMETTITURA    : confezione a torsione dei cavi (vedi cavi).

 

COMPARTIMENTAZIONE DI GALLEGGIABILITA’ : alle navi adibite al trasporto di passeggeri,e’ imposta per ragioni di sicurezza tale compartimentazione che consiste nel frazionare il volume interno mediante paratie e un ponte stagno,in modo da ricavarne ambienti di capacità tale da assicurare alla nave ,per un particolare galleggiamento,una sufficiente riserva di spinta anche quando uno( o alcuni) di essi viene a trovarsi in libera comunicazione col mare.

 

 

COMPARTIMENTI STAGNI : spazi interni di suddivisione dello scafo mediante paratie che non lasciano passare i liquidi e servono a frazionare la nave in maniera tale che in caso di allagamento per falla,limitando i compartimenti si contribuisce al galleggiamento della nave in avaria.

 

COMPENSAZIONE DELLE BUSSOLE : e’ l’insieme di quelle operazioni che servono ad eliminare quelle forze deviatrici che allontanano l’ago della bussola dalla direzione del NORD magnetico.

CONGIUNZIONE :  (quadratura e opposizione ),posizioni particolari reciproche di due corpi celesti rispetto all’osservatore  terrestre(due pianeti,un pianeta ed il sole,luna e sole)Si ha la congiunzione quando la loro differenza di longitudine celesteΔλ=0°,quadratura quandoΔλ=90°,opposizione quandoΔλ= 180°.

 

CONNESSIONE DEI BAGLI :  nella costruzione in legno i bagli non poggiano direttamente alle costole,ma per mezzo di un pezzo strutturale chiamato DORMIENTE.

 

 

CONTRATTI DI UTILIZZAZIONE DELLA NAVE :  si distinguono in tre categorie : CONTRATTO DI LOCAZIONE-CONTRATTO DI NOLEGGIO-CONTRATTO DI TRASPORTO. Si ha contratto di locazione di nave quando una delle parti  si obbliga a far godere all’altra,per un dato tempo,la nave verso un determinato corrispettivo(art.376 C.N.).La locazione e’ caratterizzata dal passaggio della detenzione della nave dal locatore al conduttore ,che assume la veste di armatore.Il noleggio  e’ il contratto con il quale l’armatore,in corrispettivo del nolo pattuito,si obbliga a compiere con una nave determinata uno o piu’ viaggi prestabiliti,ovvero,entro il periodo di tempo convenuto,i viaggi ordinati dal noleggiatore alle condizioni stabilite dal contratto o dagli usi.(art. 384 C.N.)Il contratto di trasporto e’ quel contratto con il quale un soggetto(vettore) si obbliga a trasferire ,dietro corrispettivo,persone o cose da un luogo ad un altro e a custodirle durante le fasi del trasporto (art. 1678 Cod. Civ.).Il Codice della Navigazione rinvia alle norme di diritto comune  per quanto non contemplato in materia di trasporto marittimo,che viene generalmente considerato separatamente a seconda che riguardi persone o cose.Per queste ultime, ancora, distingue tra i carichi parziali e le cose determinate.

 

CONTRE : pezzi di grosso cavo attaccati alle bugne dei trevi,che servivano a rinforzare le mure e le scotte,e a tenere le bugne accostate alla murata.

 

CONTROBORDO    : termine usato per indicare che due navi si avvicinano l'una all'altra con rotte

opposte o parallele.

 

CONTROCARENA    : struttura esterna sporgente ben avviata idrodinamicamente con lo scafo,

disposta sui due lati della nave la cui struttura interna è del tipo cellulare. Nelle navi con dislocamento aumentato serve a migliorare la stabilità trasversale e la galleggiabilità.

 

CONTROMARRE   : sono due appendici simili a due marre piccole che sporgono ai due lati del maglio delle ancore a marre articolate, per facilitare la rotazione delle marre e quindi la presa sul fondo oltre che per limitare l'angolo di presa.

 

CONTROSTINO :  quando l’ostino deve reggere ad uno sforzo superiore al normale,lo si rinforza mettendo lungo la via dello stesso un cavo di acciaio.

 

 CONTROTORELLO : corso di fasciame esterno del fondo adiacente il torello.

 

 

 

CONVERSIONE DI ORE IN GRADI   : per esprimere in gradi una misura in ore, minuti e secondi,

si moltiplicano per 15 le ore e si ottengono i gradi; a questi si sommano i gradi ottenuti dalla divisione dei minuti di tempo per 4; il resto di questa divisione moltiplicato per 15 da minuti di arco; a questo punto vanno aggiunti i minuti di arco che risultano  dalla divisione per 4 dei

secondi di tempo il resto di tale divisione, moltiplicato per 15, da i secondi di arco; esempio:

5 h 21 m 33 s

5h x 15= 75°

21 m : 4= 5° con resto 1 m

1 m x 15= 15'

33 s : 4= 8' con resto 1 s

1 s x 15= 15''

----------------------------------

5 h 21 m 33 s=  80°  23' 15''

le effemeridi nautiche contengono una tabella di conversione che facilita tale operazione.

 

COORDINATE ALTAZIMUTALI    : sono l'altezza angolare dell'astro o semplicemente altezza (h)

 e l'Azimuth.

 

COORDINATE LOCALI ORARIE    : sono la declinazione dell'astro e l'angolo orario.

 

 

 

COORDINATE URANOGRAFICHE EQUATORIALI    : sono la declinazione (comune al sistema

orario) e l'ascensione retta.

   

COORDINATE URANOGRAFICHE ECLETTICHE    : sono la latitudine celeste o latitudine di

ecclittica  e la longitudine celeste o longitudine di ecclittica.

 

COPERTA : il ponte superiore,che si estende per tutta la lunghezza del bastimento ed e’ parte integrante della sua struttura,concorrendo alla sua robustezza e resistenza.Pertanto e’ il ponte principale.Puo’ essere internamente scoperto oppure sottostare ad altri ponti parziali,sorretti da leggere sovrastrutture.Come gli altri ponti,anche sulle navi in ferro si usa rivestirlo con un fasciame in legno.

 

COPPIA DI STABILITA’ DELLA ROSA(BUSSOLA) : e’ quella coppia che riporta la rosa della bussola in posizione orizzontale se inclinata .Il suo momento magnetico e’ tanto maggiore quanto piu’ grande e’ la distanza  “d “ fra il centro di gravita’ della rosa e il punto di sospensione.

 

COPPIA DI STABILITA' DI FORMA    : dipende dalla lunghezza del raggio matacentrico e quindi

dalla forma della carena, ed è sempre positiva.

 

COPPIA DI STABILITA' DI FORMA E DI PROVA : si intendono rispettivamente :1) il prodotto del dislocamento per il raggio metacentrico trasversale e per il seno dell’angolo di inclinazione.2) il prodotto del dislocamento per la distanza  tra il centro di carena ed il baricentro per il seno dell’angolo d’inclinazione.

 

COPPIA DIRETTIVA (magnetismo) : L’azione del campo magnetico  sull’ago della bussola e’ soltanto direttiva  e non ha  alcun effetto traslatorio. Quindi un ago immerso  in un campo magnetico su i suoi poli agiranno due forze risultanti uguali,parallele e contrarie che formeranno una coppia tendente a dirigere l’ago della bussola. La tendenza dell’ago a dirigersi nella direzione delle linee di forza e’ tanto maggiore quanto più grande e’ il momento della coppia direttiva.

 

CORPI CELESTI    : genericamente in astronomia con corpi celesti si indicano: il sole, la luna,

 i pianeti, i satelliti, le comete, le stelle.

 

CORONAMENTO : fanale bianco di navigazione posto a poppavia.

 

CORPO MORTO    : attrezzatura che permette l'ancoraggio di navi o imbarcazioni senza far uso

della propria ancora. È costituito da un'ancora affondata permanentemente o ad un blocco di cemento/ferro munito di catena che viene recuperata dalla nave che intende servirsene e viene ammanigliata con gancio a scocco a bordo. Il vantaggio è costituito da un ancoraggio sicuro e veloce nel mollare.

 

CORRENTE DI MAREA    : è lo spostamento orizzontale di masse liquide provocate dalla marea.

 

CORRENTI DI STIVA    : sono pezzi strutturali disposti longitudinalmente nelle stive sulla faccia

interna delle costole legandole fra di loro.

 

CORRENTI MARINE    : movimenti orizzontali di masse d'acqua, più o meno regolari, che si

spostano in una determinata direzione e velocità. Le cause che originano e mantengono il fenomeno sono molteplici le più importanti sono: il  vento con i suoi effetti diretti o indiretti- la differente densità e temperatura dell'acqua marina- profondità del mare- topografia del fondo marino- la deviazione causata dalla rotazione terrestre.

 

CORREZZIONE ASSOLUTA DEL CRONOMETRO : o stato assoluto del cronometro sull’ora media del primo meridiano,nell’istante che si considera l’intervallo di tempo “ K “ che aggiunto col proprio segno all’ora  Tc(tempo cronometro) da’ l’ora  di  Tm (tempo medio) del primo meridiano.Se l’indicazione cronometrica supera l’ora simultanea del primo meridiano ,la correzione  e’ negativa  e si tratta di avanzo;nel caso contrario  la correzione e’ positiva e si tratta di ritardo.

 

CORREZIONE D’INDICE (sestante) : e’ lo scarto angolare fra il punto di parallelismo e l’origine della graduazione del lembo ; e’ uguale alla lettura corrispondente al punto di parallelismo  ed e’ positiva se il punto di parallelismo cade a destra,negativa se cade a sinistra dell’origine della graduazione. La correzione d’indice e’ uguale e contraria all’errore d’indice e va sommata algebricamente alla lettura istrumentale per ottenere l’angolo osservato.

 

CORREZIONE PER L’ASSETTO :  correzione da apportare all’immersione media quando la nave e’ inclinata longitudinalmente,allo scopo di ottenere l’immersione isocarenica dritta ,o viceversa.

 

CORREZIONE DEL FUSO :  correzione da applicare all’ora media locale  tm  per ottenere l’ora del fuso  tf.

 

CORRIDORE    : vedi bigotta.

 

 CORSO DEL GINOCCHIO : fasciame esterno in corrispondenza del ginocchio.

 

CORSO DI CINTA : corso di fasciame esterno immediatamente al disotto di quello della suola, cioè il primo corso a cominciare dall’alto.

 

COSTE DEVIATE : ordinate non giacenti in un solo piano come le costole normali. Esse  si trovano nelle zone di prua e di poppa.

 

COSTELLAZIONI :  viste dalla terra le stelle si proiettano sulla sfera celeste secondo gruppi che da secoli hanno mantenuto quasi immutata la loro forma;dette costellazioni e indicate con nomi mitologici(ORIONE-PERSEO- ecc) o di animali(LEONE-SCORPIONE ecc.)In totale sono 86 per convenzione. Per individuare le varie stelle dalle principali e’ stato dato un nome proprio di solito di origine araba.

Vedi tavola con elenco a pag……..

 

COSTOLA   : dette anche Coste o Quinti o Ordinate: ossature trasversali dello scafo, provvedono

a che la nave sia solida trasversalmente opponendosi alla pressione dell’acqua. Le C. sono messe perpendicolarmente alla chiglia ad intervalli di ugual misura per tutta la lunghezza dello scafo. Esso hanno forma ad U nella sezione maestra, forma che si restringe man mano a V verso prua e verso poppa. La parte inferiore e quindi centrale della C. si chiama madiere, mentre dove esse presentano la curvatura che raccorda il fianco dello scafo con il fondo della carena si chiama ginocchio. Nello

scafo in legno le costole si suddividono in: madiere, staminale o ginocchio e scalmo che è il pezzo verticale terminale della costola.

 

COSTRATO  : sinonimo di pagliolo.

 

C. O. W.    : crude oil washing (lavaggio delle cisterne di una petroliera con il greggio).

 

 

CREPUSCOLO :  quando il sole nel suo moto apparente diurno tramonta cioè passa dall’emisfero visibile a quello invisibile,gli strati alti dell’atmosfera continuano ad essere illuminati e diffondono un chiarore detto luce crepuscolare che si va attenuando fino a sparire man mano che il sole scende sotto l’orizzonte. Allo stesso modo al mattino,prima del sorgere del sole gli alti strati dell’atmosfera vengono illuminati e diffondono un chiarore crescente. Il primo fenomeno e’ detto crepuscolo serale,il secondo crepuscolo mattutino ;entrambi sono dovuti alla presenza dell’aria senza la quale si passerebbe istantaneamente dal giorno alla notte. I crepuscoli si distinguono in civili e astronomici secondo che si considera come fine(o inizio) l’istante in cui il sole raggiunge un altezza negativa di 6° o di 18°.I crepuscoli nautici   della sera e  del mattino sono gli intervalli di tempo più favorevoli alle osservazioni delle altezze delle stelle sull’orizzonte marino. Le altezze del sole variano rispettivamente da 6° a 12° sotto l’orizzonte(crepuscolo serale),da 12° a 6° sotto l’orizzonte nel crepuscolo mattutino.

 

CREST : piccolo scudo in legno lucidato con sopra applicata una fusione rappresentante la nave,il suo nome ed il suo motto.In uso specialmente per le navi militari.

 

CRITERIO DI SERVIZIO    : rappresenta un numero compreso tra 25 e 123, che viene stabilito

applicando delle formule in cui appaiono il numero di passeggeri da trasportare, il volume dello scafo limitato alla linea limite, quello occupato dall'apparato motore, e quello degli spazi destinati ai

passeggeri.

 

 

CRITERIO METEOREOLOGICO    : consiste nel verificare che la nave in mare tempestoso,

soggetta all'azione di un vento costante e sottoposta ad un rollio di ampiezza definita, abbia una sufficiente riserva di stabilità tale da sopportare, senza capovolgersi, il sopraggiungere di una raffica di vento che produca un ulteriore momento inclinante uguale ad 1,5 volte il momento dovuto al vento costante.

 

CROCETTA  : telaio formato da barre di legno destinato tramite le sartiette di velaccio a dare

rigidità all’alberetto.

 

 

CRONOMETRO :  i cronometri marini sono strumenti meccanici o elettrici di precisione,trasportabili,atti ad indicare l’ora media. Sono costruiti e conservati in modo da risentire il meno possibile gli effetti dei movimenti della nave(sospensione cardanica) e delle variazione di temperatura.

 

CUBIE    : aperture di prora (dritta/sinistra) a sezione circolare attraverso le quali passano la catene

delle ancore. Esse devono essere disposte in modo da rendere facili le operazioni di ancoraggio e salpamento; quindi le estremità di fuoriuscita dallo scafo (occhi di cubia) devono essere in posizione tale che quando le marre delle ancore sono all'altezza della chiglia, rimangono scostate dallo scafo per non danneggiarle.

 

CUMULO :nube che  si presenta,nelle regioni temperate,ad una altitudine compresa fra i 2.000 ed i 3.000 metri ed e’ costituito essenzialmente da goccioline di acqua.Nel caso il suo sviluppo raggiunga una notevole altezza verticale puo’ dare origine a pioggia.Sono nubi generalmente dense con contorni ben definiti a piccolo o grande sviluppo verticale e sempre a forma di mammelloni,di cupole o di torri.Sono nubi inoltre ad evoluzione diurna che tendono ad aumentare di grandezza e di numero fino a raggiungere il massimo nelle ore centrali della giornata.Quando la temperatura dell’atmosfera comincia a diminuire i cumuli a poco a poco svaniscono nel nulla e il cielo notturno torna ad essere di nuovo sereno.

 

CUMULONEMBI : sono le nubi a maggior sviluppo verticale.Alle nostre latitudini riescono ad estendersi da quote relativamente basse(1.000 metri) fino ai limiti della troposfera e cioe’ a circa 10.000-12.000 metri.Nubi cosi’ imponenti sono sempre associate a fenomeni temporaleschi che in genere sviluppano energie enormi e danno luogo a piogge intense.Il cumulonembo e’ una nube mista cioe’ formata da gocce di acqua nella sua parte inferiore e da aghi di ghiaccio nella sua parte superiore.Si possono presentare con la parte superiore liscia,striata,fibrosa,cirriforme,a forma di incudine,oppure con protuberanze tendenti a formare una massa biancastra con bande piu’ o meno verticali.Si sviluppano grazie ad una rapida condensazione del vapore acqueo contenuto nell’atmosfera provocata dal raffredamento che una massa d’aria subisce quando e’ costretta a salire a quote superiori.

 

CURVA DEI CENTRI DI CARENA    : curva che il centro di carena descrive, mentre questa

ruota intorno ad un asse longitudinale, assumendo gli infiniti galleggiamenti isocarenici compresi tra quelli relativi alla posizione della nave all'inizio e alla fine del movimento considerato.

 

 

CURVA DEI DISLOCAMENTI    : curva determinata dai valori che il volume di carena può

acquistare in funzione dell'immersione.

 

 

CURVA DI EVOLUZIONE : oltre alle qualità evolutive della nave ed ai suoi fattori  di governo dovuti alle forze esterne o a particolari condizioni della nave(sbandamento,scarroccio etc.) e’ importante che il navigante conosca anche le nozioni teoriche e pratiche concernenti il movimento di rotazione di una nave. Tale moto si produce quando la  nave,procedendo nel suo cammino diretto,mette il timone alla banda;il percorso che prima dell’azione del timone era rettilineo,ora e’ un percorso curvilineo ossia la nave comincia a girare dando inizio così all’evoluzione .

Le cognizioni sul moto evolutorio sono molto importanti per il navigante,poiché da  esse egli può dedurre le caratteristiche riguardanti l’evoluzione della nave allo scopo di valersene in manovra. La durata dell’evoluzione aumenta con la maggiore finezza delle forme di carena,con un minore angolo del timone e col diminuire della sua area;diminuisce anche con una maggiore velocità. Il diametro dell’evoluzione,invece,e’ funzione soprattutto della lunghezza della nave. Esso diminuisce con l’aumentare dell’angolo del timone,con un minore piano di deriva,con la maggiore pienezza delle forme di carena,con il concentrare i pesi verso il mezzo nave. Il diametro d’evoluzione e conseguentemente lo spazio necessario all’evoluzione(180 gradi) della nave sono trascurabilmente influenzati dalla velocità di essa;solo in caso di alta velocità il diametro d’evoluzione aumenta alquanto.

 

CUTTER : bastimento con un solo albero molto alto e inclinato verso poppa armato con randa e controranda.E’ dotato inoltre di bompresso e asta di fiocco.

 

 

CRONOMETRO DA MARINA NOTE STORICHE

 CRONOMETRO   DA    MARINA    NOTE    STORICHE                                      

 

Spazio e tempo :un nesso sul quale si sono orientate le speculazioni filosofiche fin dall’antichita’.Nella navigazione,un tempo,era fondamentale conoscere l’ora esatta(tempo) per poter valutare la precisa posizione della nave.(luogo).La ricerca dell’esatta misurazione della longitudine e’ un’impresa che,fin dall’inizio del 1600 e per tutto il secolo successivo,tenne impegnate le piu’ potenti marinerie dell’epoca.Il problema non era certo di poco conto e molto aveva a che vedere con l’orologeria(proprio perche’ si trattava di una ricerca spinta in direzione della massima precisione),visto che per effettuare i calcoli della rotta ,bisognava conoscere con esattezza sia la latitudine che la longitudine.La prima misurazione del globo terrestre,ovvero la posizione a nord e a sud dell’equatore,era piuttosto semplice da calcolare.I problemi si presentavano invece con la seconda,ovvero la posizione a est ed a ovest rispetto al meridiano di riferimento:bastava un solo grado d’errore sull’equatore per portare una nave fuori rotta di oltre 50 miglia.L’opinione piu’ diffusa tra gli alti ufficiali della Marina era che soltanto imbarcando un orologio in grado di calcolare con la massima esattezza possibile l’ora del meridiano di riferimento,confrontata con quella locale,si sarebbero potuti avviare calcoli precisi sulla longitudine.Il problema non era soltanto trasportare gli strumenti a bordo,quanto quello di ideare modelli che mantenessero un’accetabile precisione anche in presenza delle dure sollecitazioni causate dalla navigazione.Prevalsero in quest’ardua impresa gli Inglesi,grazie ai viaggi di grandi navigatori come James Cook e alla genialita’di ricercatori come John Harrison,che si trovo’ peraltro a dover competere (l’esperimento determinante e’ datato 1759)con i migliori orologiai dell’epoca:tra gli altri,il connazionale Arnold,il francese  Le Roy,l’olandese Huygens e lo svizzero Berthoud.Lo strumento di navigazione che offri’ la soluzione piu’ convincente fu il cosi detto “cronometro da Marina” : sue principali caratteristiche erano l’organo di regolazione a bilanciere,la scansione dei secondi a scatto,la riserva di marcia e-soprattutto-una sospensione cardanica per la cassa cilindrica in ottone(materiale poco attaccabile da agenti corrosivi)in modo da mantenere in orizzontale(la migliore posizione di lavoro per i delicati meccanismi d’orologeria),anche in presenza di forti rollii e beccheggi.

Pur non avendo il primato dell’invenzione,particolarmente importante per lo sviluppo di questa speciale tipologia di orologi,e’ il ruolo di Ferdinad Berthoud (1727-1807),che impianto’ la propria attivita’ a Parigi:inizio’ a dedicarsi alla costruzione di cronometri da Marina nel 1726,quando era gia’ nota l’ingegniosita’ del suo lavoro e l’intelligenza degli scritti tecnici.Tutto questo gli frutto’ ben presto la prestigiosa carica di “orologiaio ufficiale della Marina”.Berthoud realizzo’ segna-tempo in grande quantita’ e divenne uno dei piu’ fervidi scrittori d’orologeria:a lui si fa risalire anche l’invenzione dello scappamento “a détente”(l’impulso e’ dato al bilanciere solo da una vibrazione alternata di ogni oscillazione),che venne incorporato nei piu’ evoluti cronometri da Marina.